Vite da Sporting: Marco Giordano

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Dopo il primo “episodio” con Alessandro Palmieri (che puoi leggere qui), conosciamo l’altro neo-arrivato, Marco Giordano, centrovasca 26enne appena arrivato dall’Albaro Nervi e messosi già in mostra nelle prime uscite. Chi é Marco? A chi si ispira? Che musica ascolta? Questo e molto altro nel nuovo “Vite da Sporting”.


Nasco a Genova il 3 maggio del 1988, studio Tecniche per Radiologia medica, per immagini e radioterapia” si presenta così uno dei tre nuovi acquisti dello Sporting 2014/2015, Marco Giordano, secondo protagonista della nostra nuova rubrica. Ovviamente non può mancare la presentazione sportiva: “Sono cresciuto con l’Arenzano, arrivando poi in Prima Squadra. Da lì è iniziato un lungo peregrinare, che mi ha portato, tra le altre, a Vallescrivia, Bologna, Imperia (specie per motivi di studio) e Nervi lo scorso anno“. Il suo ruolo è quello di centrovasca, il motivo per cui arrivato a Quinto è ben chiaro: “C
onoscevo già da avversario la squadra e il mister, anche in altri anni ero stato vicino ad arrivare allo Sporting e parlando con dirigenti e allenatore mi era fin da allora piaciuto l’ambiente, così come la serietà della società. Finalmente quest’anno sono approdato in biancorosso, dove l’accoglienza è stata fantastica. So che possono sembrare le classiche parole di circostanza, ma mi sono subito sentito parte del gruppo“.E come ogni gruppo che si rispetti, vi sono obbiettivi, sia personali che d’insieme: “L’obbiettivo per una squadra è sempre quello di alzare l’asticella e puntare a migliorare costantemente, lavorando sodo cerchiamo di migliorare i risultati ottenuti negli anni scorsi e continuare il processo di crescita insieme alla società. Personalmente spero di riuscire a ripagare la fiducia del mister e mettere le mie qualità al servizio della squadra“. Le idee sono abbastanza chiare anche sull’idolo giovanile, per così dire: “Nel corso della mia carriera ho cercato di imparare i segreti dei giocatori più forti con i quali ho avuto la fortuna di giocare, sia da compagno che da avversario, cercando di emulare i loro movimenti. Se proprio devo farti un nome ti dico Zsolt Petovary, giocatore ungherese, che ho potuto ammirare a Arenzano“. Infine una piccola curiosità sul numero di calottina: “Il mio numero preferito fin da piccolo è sempre stato il 3, mio giorno di nascita. Ultimamente ho sempre giocato, per vari motivi, con il numero 6“.

Per conoscere meglio i nostri ragazzi, chiederemo una mini-playlist di tre canzoni, così da capire anche i loro gusti musicali.

Phil Collins-In The Air Tonight

Linkin Park-Castle Of Glass

Bon Jovi-Livin’ On A Prayer

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