Partire a briglie sciolte, senza obiettivi obbligatori ma con tanta voglia di stupire ancora e di centrare per la quarta volta consecutiva i play off per la promozione nella massima serie, magari da una posizione di vantaggio per gli spareggi. Sabato mattina sono caduti i veli sul “nuovo” B&B Sporting Club Quinto, atteso sabato 21 novembre dal debutto casalingo, a Bogliasco, in serie A2. Nei locali sociali è andata in scena la presentazione ufficiale tenuta dal presidente biancorosso Giorgio Giorgi, a cui hanno assistito e sono intervenuti, il numero uno del MunicipioMedio Levante Nerio Farinelli, il vicepresidente Fin Lorenzo Ravina, il responsabile delle nazionali giovanili Gianfranco De Ferrari e chiaramente il confermatissimo tecnico Marco Paganuzzi, che ha inquadrato la stagione nascitura.
<Abbiamo cambiato parecchio rispetto all’anno scorso, un po’ per scelta e un po’ per necessità – spiega l’allenatore – Nelle scorse stagioni avevamo puntato sulla continuità di un gruppo storico, la scorsa estate abbiamo ricevuto richieste per diversi giocatori, ad esempio Brambilla e Giordano, e così abbiamo dovuto sistemare la rosa, composta da un giusto mix di giocatori esperti e giovani promesse. L’obiettivo deve essere quello di migliorarsi rispetto al passato, ma senza assilli di alcun genere. Proveremo ancora a centrare i play off promozione e quindi a tentare il salto in serie A1, consapevoli di come la società non si sia mai tirata indietro in tal senso, sobbarcandosi anche trasferte in Sicilia. Certo, non nascondo che sarebbe interessante arrivare nelle prime due posizioni, il che ci consentirebbe di giocare la bella dei play off in casa: l’esperienza ci ha insegnato quanto questo sia importante>.
La squadra biancorossa sta lavorando in acqua da inizio settembre proprio per farsi trovare pronta. <Ricevo risposte positive, anche se poi sarà il campionato la vera cartina al tornasole – continua Paganuzzi – Stiamo ben figurando nei tornei che ci hanno visti protagonisti, abbiamo giovani che si sono fatti le ossa in importanti settori giovanili ma che adesso sono chiamati a confrontarsi con una realtà più dura e impegnativa. Tuttavia ci aspettiamo parecchio anche da loro, non sono certo venuti a Quinto per scaldare la panchina, anzi…>.
Riscontri positivi anche dall’innesto dello straniero Nikola Bogdanovic: <Ha grandi qualità – chiude Paganuzzi – Può ricoprire più ruoli, sa come difendere e attaccare, ha i tempo giusti per ripartire in velocità. Chiaramente però anche lui deve adattarsi ad una nuova realtà, ad un nuovo modo di giocare e a uno stile arbitrale diverso>.
Se sono rose (biancorosse) fioriranno. Quello che è certo è che le premesse per fare bene ci sono davvero tutte.
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