Piscina di Nervi, parla Giorgi: “Abbiamo l’amaro in bocca”

piscina

Riempire la piscina Mario Massa di Nervi, quella dove Nanni Moretti ha girato indimenticabili scene di “Palombella Rossa”, con sabbia, per far sì che possa ospitare nella bella stagione due campi da beach volley. È l’idea che il Municipio Levante ha cercato di attuare già la scorsa settimana e che ha suscitato una grande perplessità da parte della nostra società, della Sportiva Sturla e della F.I.N.
Effettivamente – dice il Presidente del Quinto Giorgio Giorgi nel corso dell’ultimo sopralluogo di alcuni giorni fa, eravamo presenti io, il Presidente dello Sturla Conte ed il Delegato Nazionale FIN per le Giovanili, De Ferrari, e tutti abbiamo espresso grandi perplessità considerando che in assenza di una chiara deliberazione con progettazione allegata, l’uso a piscina della Mario Massa rischia di essere compromesso per sempre
Noi –prosegue Giorgi –abbiamo creduto nella promessa del Sindaco Doria, poi abbiamo partecipato alla procedura pubblica. Già ci sembrava stravagante la domanda se la piscina dovesse rimanere piscina, considerato che ogni partito politico alle elezioni aveva promesso la sua ristrutturazione appunto come Piscina. Ora questo possibile colpo definitivo lascia l’amaro in bocca. Contraddice sia gli impegni elettorali che gli impegni presi nel percorso partecipativo, secondo me. Abbiamo accettato, le Società e la FIN, l’idea che la Piscina di Nervi potesse essere ridotta a 25 metri ed alzata nel fondo: ma questa è la risposta”.
Altre perplessità Presidente?
“Non è chiaro a che condizioni verrebbero assegnati i campi di beach volley ad esempio, cioè, con quale procedura competitiva. Perché se viene assegnata ad una società aderente al CONI, il tavolo è al CONI con le relative federazioni. Se altri sportivi godono di uno spazio che era e deve rimanere pubblico ci può andare bene se ci siamo anche noi della pallanuoto come protagonisti, ed occorre un accordo tra Federazioni che renda chiaro che la piscina deve tornare ad essere piscina . Oppure prendono una delibera che cancella la piscina.”
Sul piano economico come sarebbe impostata ?
“Il Comune mette a disposizione un’ infrastruttura di questo tipo, poi spende circa 50.000 euro per insabbiarla e –a meno che l’operazione non sia in effetti permanente – non può non prevedere altre decine di migliaia di euro per rimuovere la sabbia. Quanto dura? Un anno? Immagino che si chieda un canone di gestione ragguagliato ai costi. Come si calcolerà ? Con quali garanzie? Come potranno accedere le società sportive? Avrà una gestione privata o sociale ? Davvero tutti questi soldi non potevano essere impiegati per mettere almeno in sicurezza la piscina ? Se la mettono in sicurezza ed a norma –che è il minimo sindacale – le società sportive la gestiscono gratis ed aperta a tutti. Glielo diciamo da due anni.”
Vada avanti Presidente…

“Tutto si tiene.  Due anni fa per gestire la piscina da piscina in modo sociale avevano chiesto a noi di metterla in regola. Quindi immagino che se il Comune mette impianto, utenze ed attrezza l’impianto, ci sia un canone elevatissimo da pagare. Non credo che le regole di contabilità pubblica valgano solo per noi.”
Quindi ?
“Quindi protesta fortissima ma anche proposta, anche se la classe politica si era impegnata sulla piscina di Nervi: ed almeno a livello locale ci si aspetta che chi ci mette la faccia non se la tagli.- Pare che un primo problema sia la progettazione. Ho sentito oggi la FIN perchè penso che se un costruttore può regalare al Comune il progetto di copertura del Bisagno la FIN può fare altrettanto per una piscina. Non credo che siano buoni solo i progetti di Lor Signori. La settimana prossima il dirigente FIN De Ferrari interesserà i tecnici FIN che metteremo in contatto con il Sindaco ed il Vice Sindaco per fare una convenzione FIN – Comune per avere la progettazione ed anche un percorso sugli aspetti finanziari. Credo che a questo punto occorra agire”
Il Quinto è promosso in A1 e questa è la risposta delle istituzioni più prossime ?
“Onestamente l’A1 non c’entra niente: da anni combattiamo assieme agli amici dello Sturla. Negli anni gli spazi pubblici si sono ristretti in generale ed in Levante si sono oramai quasi annullati. Se guardiamo gli investimenti comunali su queste strutture sembra che il Levante non sia in territorio amministrato da Tursi e ci aspetteremmo dai politici del Municipio Levante un sostegno. Dovrebbero essere i nostri sindacalisti e, francamente, pensavamo che lo fossero: so per esperienza diretta che è un lavoro duro ed oscuro, volontario ed ingrato. L’unica soddisfazione è la riconoscenza affettuosa dell’amico che trovi per la strada. Vorremmo praticarla con loro, se ce lo consentono. Per chi fa il sociale gli spazi si restringono. Il tipo di piscina sulla quale avevamo convenuto, 25 metri, col fondo più alto è già una vergogna: perché rimettere a posto la Mario Massa a 33 metri sarebbe anche un grande spot turistico. Davvero la film commission di Genova non ha niente da dire? Si tratta della piscina dove Nanni Moretti ha ambientato alcune scene di uno dei suoi più grandi capolavori. Davvero nessuno ci ha pensato ? Rendiamoci conto che ci hanno fatti andare avanti anni col percorso partecipativo ed abbiamo letto sui giornali la previsione di cambio di destinazione d’uso. Non è cosi che si costruisce un rapporto di fiducia tra popolo e classe politica.”
Il Comune ha problemi di bilancio, però.
“Li capisco: odio la guerra tra poveri ma capisco di meno quando i problemi di bilancio non valgono per tutti in misura uguale. Ripeto: l’A1 non c’entra niente: deve essere chiaro che con Nervi chiusa i 17.070 giovani tra 0 e 17 anni censiti stamattina all’Anagrafe Comunale non hanno una struttura pubblica natatoria a disposizione. 17.000 giovani e 34.000 genitori che vengono privati di una risposta sociale sul piano sportivo. Sono 51.000 persone tra Nervi Quinto Sant’ Ilario e Quarto Sturla. E non lo dico per dire: stiamo impostando un lavoro col Circolo Didattico del Levante: il Presidente del Municipio, Farinelli, lo sostiene molto ma così salta tutto perchè le famiglie devono programmare e noi anche. Sia chiaro che non è che quello che non abbiamo noi ce l’abbiano il basket, la pallavolo od il tamburello. Zero. Questo è il punto sul quale i politici non possono proporci il beach volley per farci tacere in attesa delle prossime elezioni. Non voglio essere sgarbato ma la ricreazione è finita. E’ un problema di volontà politica oramai: Bogliasco e Sori con circa 10.000 abitanti in due danno ben altre risposte alla loro gente.”

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