Arriva il Bogliasco, parla Marino: “Quinto, fuori l’orgoglio!”

Incroci del destino, sliding doors, alchimie particolari. C’è tutto questo nella gara di sabato pomeriggio (fischio d’inizio alle 18 alle Piscine di Albaro) fra Genova Quinto B&B Assicurazioni e Bogliasco Bene, valida per la 23^ giornata del campionato nazionale di pallanuoto, serie A1. I biancorossi hanno a disposizione un solo risultato utile: la vittoria. Anche solo il pareggio condannerebbe i ragazzi di Marco Paganuzzi alla retrocessione in serie A2. Ma anche i tre punti non sarebbero sufficienti se, nelle rimanenti tre partite, Scanu e compagni non dovessero centrare almeno due vittorie, sperando contemporaneamente che proprio il Bogliasco rimanga a secco di punti. Missione impossibile? Forse sì, ma finché ci sono margini, è giusto – anzi doveroso – crederci ancora. Questa l’idea del direttore sportivo del Quinto, Lorenzo Marino, che suona la carica a tutto l’ambiente.

Marino, con quale stato d’animo approcciare la partita di sabato?
Sapendo che le nostre speranze sono ridotte al lumicino, ma esistono ancora. Abbiamo un solo risultato utile: vincere, non serve altro. Vincere con il Bogliasco e poi con Torino e Lazio. Mi auguro che i nostri ragazzi si impegnino sino in fondo per farcela e mi auguro che anche tutte le altre squadre, dalla prima all’ultima, onorino e rispettino il campionato sino all’ultimo secondo di gioco. Ma noi dobbiamo fare il nostro, c’è poco da dire: non vogliamo avere il rimpianto di non averci provato, oltre a quelli che sono già maturati“.
Quali sono?
Che sarebbe stata una stagione difficile lo sapevamo sin dall’inizio, nessuno credeva che non avremmo pagato lo scotto del salto di categoria. La società ha fatto la scelta di mantenere in pratica inalterato il gruppo che negli scorsi anni ha scritto la storia del nostro club. Nel corso del campionato non ho sempre visto la giusta determinazione, la necessaria cattiveria agonistica, la capacità di gestire i momenti cruciali di alcune partite“.
Va detto però che in alcuni casi è mancato davvero un soffio per ottenere risultati importanti: le gare di andata con Bogliasco, Roma, Lazio e Ortigia ne sono forse l’esempio più lampante…
Vero, ma torniamo al discorso precedente: nei nostri avversari è emersa una maggiore esperienza, che ha permesso di gestire meglio i momenti clou di quei match. Ora mi aspetto, nelle ultime quattro giornate, un sussulto d’orgoglio, la voglia di provarci, o perlomeno di coltivare sino all’ultima giornata la speranza di poter accedere ai play out. Questo anche per rispetto nei confronti della tifoseria, che non ha mai fatto mancare il suo appoggio alla squadra“.
E qui veniamo, probabilmente, alle note liete della stagione: una piscina di Albaro sempre brulicante di spettatori, in grado di offrire un colpo d’occhio impareggiabile.
I nostri tifosi, e chi si è occupato in maniera impeccabile di organizzare gli eventi-partita, hanno dimostrato di meritare pienamente la categoria. Ma a decidere sulla retrocessione sono i risultati ottenuti in vasca, per questo mi aspetto tanta cattiveria agonistica in tutte e quattro le partite che ci restano da giocare, anche contro la Pro Recco. Poi, quel che sarà sarà. E se torneremo in serie A2 lo faremo a testa alta, affrontando i momenti brutti come abbiamo affrontato quelli belli. Ma ne parleremo più avanti. C’è ancora una possibilità, e abbiamo l’obbligo di inseguirla sino in fondo“.

Foto di Giorgio Scarfì

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