Chiudiamo il giro di interviste sul tema piscina di Nervi ai candidati alle elezioni amministrative di domenica con le risposte di Gianni Crivello, aspirante sindaco per il centrosinistra. Abbiamo posto le medesime questioni anche al candidato del centrodestra, Marco Bucci, che tuttavia ha preferito non rispondere. La nostra società, apolitica e apartitica, resta comunque aperta ad ospitare, nei limiti del tempo concessi dalla campagna elettorale, l’intervento di qualsiasi parte in causa.
1. La piscina di Nervi è chiusa da cinque anni: è consapevole delle aspettative delle società natatorie e pallanuotistiche e dell’utenza sociale?
Il municipio, insieme al Comune di Genova, ha provato a riaprire la piscina nei primi due anni di mandato ed ha realizzato una apertura estiva nel 2013 e nel 2014. Lo scopo era da un lato simbolico e dall’altro per valutare un uso “estivo” della stessa. Abbiamo ben chiaro, avendo realizzato un percorso di partecipazione ampio, che le associazioni, i cittadini, richiedono oggi ed hanno sempre richiesto, nei cinque anni passati, la riapertura della Piscina Massa. Il valore storico, sociale e sportivo è chiaro.
2. Qual è la sua idea per il futuro dell’impianto?
Congiuntamente alla riapertura estiva dei primi due anni, abbiamo avviato un percorso partecipativo, durato 3 anni, dove si sono valutate le aspettative da parte della cittadinanza, delle associazioni, dei commercianti. Si sono altresì verificate possibili alternative ove costruire l’impianto.(Spazio Ex Aura, Tiro al Piccione, Giardini di Quinto, Area Campanule ecc. ecc.) L’esito del percorso ha portato a decidere che la piscina si dovesse mantenere, integrandola nel contesto “piazza” del Porticciiolo. Si è proposto un primo progetto preliminare che aveva manifestato alcune criticità. Si è realizzato un successivo progetto che tenesse conto delle linee guida concordate in apposito Gruppo Tecnico, ove hanno partecipato, Tecnici Comunali, Architetti, Gestori di Impianti, Tecnici Sportivi Coni, Federazioni Sportive Nazionali. Tale progetto ha ottenuto il finanziamento dell’opera per 2.500.000 euro, già disponibili. L’impianto sarà quindi: lungo a) 25 mt. profondo 1,8 mt. b) Arretrato rispetto al molo per permettere maggiore sicurezza in caso di mareggiata c)saranno abbattute le gradinate d) Saranno adeguati alle nuove tecnologie gli impianti. e) Si realizzerà un percorso che porti in maniera adeguata all’attracco dei battelli sul molo
3. In che tempi si impegna a realizzarla?
Il finanziamento è già disponibile attraverso decreto del CIPE. Si dovrà quindi, subito dopo le elezioni, provvedere a bandire il progetto esecutivo dell’impianto ed immediatamente dopo il lavoro ad idonea ditta. Indicativamente 2 anni.
4. A quale tipologia di gestione sta pensando? E’ consapevole che d’estate può essere anche una fonte di lavoro ?
La gestione è stato il “tema” del gruppo tecnico di lavoro. Sarà una gestione equilibrata tra attività sportive agonistiche, attività sociali e attività che producono adeguato reddito. Società di costruzioni di Piscine, leader nel mercato mondiale, ci hanno dimostrato che è possibile realizzare una piscina che armonizzi e renda possibile tale gestione. La gestione estiva dei primi due anni, ha dimostrato che è possibile un uso ludico, dove con un impianto più consono, si potrà incentivare il ritorno in termini commerciali e lavorativi In conclusione, pensiamo ad una gestione 365 giorni all’anno, con spazi acqua per gli allenamenti di nuoto e pallanuoto, spazi dedicati all’avviamento allo sport con apposite convenzioni con le scuole che hanno espresso grande interesse, spazi estivi per ragazzi, cittadini e residenti (ricordando che nel porticciolo vige ed è incontrovertibile, il divieto di balneazione)
5. Più in generale, quale attenzione darà ad uno sport, la pallanuoto, molto amato e praticato dai genovesi ma troppo spesso poco sostenuto e agevolato dagli enti pubblici?
Abbiamo ben chiaro che la Pallanuoto e gli sport acquatici sono gli sport Regionali Liguri, per questo motivo si dovranno promuovere azioni tese al rilancio di queste attività. Non condividiamo la linea che porta i ragazzi a dover migrare in spazi acqua distanti (lago Figoi ad esempio) per poter fare sport o peggio di dover caricare di spese eccessive atleti e associazioni, per poter utilizzare spazi “privati”. Lo sport è prevenzione, è socialità, è crescita: la Pubblica Amministrazione dovrà riportare in primo piano questo tema, supportando al meglio i protagonisti, principalmente realizzando e adeguando gli impianti, spesso inadeguati.
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