Piscina di Nervi, parlano Bittarello e Uras

In vista delle elezioni amministrative di domenica prossima, attraverso il nostro sito abbiamo deciso di dare la parola ai candidati sindaco, ai candidati presidenti del Municipio Levante e ai candidati consiglieri per esprimere il proprio punto di vista sulla situazione e sul futuro della piscina “Mario Massa” di Nervi, chiusa da cinque anni. Un argomento che, chiaramente, sta molto a cuore ai colori biancorossi e sul quale siamo aperti a ricevere l’opinione anche di altri candidati. Oggi iniziamo con cinque domande rivolte a Luca Bittarello, nostro giocatore della prima squadra candidato consigliere municipale con il Partito Democratico, e a Gianni Uras, nostro allenatore delle giovanili, anch’egli candidato al consiglio municipale ma con la lista di Enrico Musso, Direzione Italia.

1.                  Da uomini di sport, quanto pesa l’assenza della Piscina di Nervi?

BITTARELLO: Esattamente 12 anni in questo periodo partecipavo al trofeo Bebè Missaggi. Un torneo dedicato alla categoria under 16 che aveva un sapore e un’atmosfera speciale. Piscina scoperta, l’inizio dell’estate, spalti gremiti, il porticciolo che prende vita.  Era un momento non solo sportivo, ma di condivisione, di sociale. Da uomo di sport dico che questa piscina manca moltissimo, basti pensare che  ci sono ben 14 giocatori nati e cresciuti in questa vasca che militano attualmente in serie A, da semplice cittadino del levante dico che questa piscina manca ancora di più per tutto il suo contesto.

URAS: Pesa tanto, e non solo dal punto di vista sportivo. Sotto questo aspetto la mancanza della piscina di Nervi è nota a tutti, ma si fa sentire anche per quanto riguarda l’attività sociale ma anche preventiva che svolgeva.

2.                  Se dovesse essere eletto, in che direzione si batterà a tal proposito?

BITTARELLO: Se dovessi essere eletto mi batterò perche questa piscina riapra e lo faccia nel migliore dei modi. I soldi sono stati stanziati, ora è importante che tutto venga svolto correttamente e che la piscina sia utilizzata non solo in ottica sportiva ma anche con una funzione sociale che possa coinvolgere tutti. Bambini, ragazzi, adulti e anziani. La piscina è una fonte di vita che può aiutare tutto il levante genovese.

URAS: Immagino un recupero e una rivalorizzazione di tutto il porticciolo. A partire dalla piscina, che ci sta naturalmente parecchio a cuore, per arrivare agli spazi barca e alle attività commerciali della zona. Sogno un porticciolo che diventi un punto di aggregazione per tutto il levante, con diverse attività che traggano indiscusso beneficio dalla presenza della piscina.

3.                  Quanto potrà in effetti “pesare” lo sforzo in tal senso di un consigliere municipale?

BITTARELLO: Il consigliere municipale è il primo tramite tra cittadini e istituzioni. Raccoglierò le idee delle società sportive territoriali come Sporting Club Quinto e Sportiva Sturla nonchè dei singoli cittadini che hanno a cuore le sorti della struttuta e lotterò nelle giusta sedi per far si che queste arrivino a chi di dovere. Chi mi conosce sa che sono un combattente e non mi arrendo facilmente.

URAS: Le decisioni in tal senso saranno prese e alivello di amministrazione comunale, se non più in alto. Il consigliere municipale è tuttavia il primo raccordo fra cittadini e istituzioni, la “cinghia” di trasmissione che deve portare all’interno delle stanze dei bottoni le istanze dei cittadini.

4.                  Che idea si è fatto di quello che è successo negli ultimi cinque anni?

BITTARELLO: Sicuramente il percorso per la “nuova” Mario Massa è stato lungo e travagliato. Ma dopo 5 anni e un percorso partecipato con le associazioni e i cittadini però si è arrivati finalmente ad un progetto e alla firma del patto per Genova con 2,5 milioni e mezzo di euro già stanziati dall’ex premier Matteo Renzi.

URAS: Il degrado della piscina è sotto gli occhi di tutti. Da sportivo, dico che mi si stringe il cuore a vedere la piscina ridotta in quelle condizioni, ad una pozza stagnante e maleodorante. La piscina però non è altro che una cartina al tornasole di come sono state gestite tante vicende negli ultimi cinque anni.

5.                  Come si potrà coinvolgere il territorio nell’ipotesi di una nuova apertura della piscina?

BITTARELLO: Come ho già precedentemente annunciato la piscina non dovrà essere un esclusiva per qualcuno ma dovrà essere di tutti e per tutti e le società sportive avranno un importante ruolo nell’organizzazione delle funzionalità della stessa. Una piscina può essere utilizzata a partire dai neonati, per passare ai bambini, gli atelti, gli adulti per finire alle attività per la terza età. Solo così essa potrà avere una funzione sportiva e sociale e sostenibile anche dal punto di vista economico. Una piscina a 360° da l’opportunità di sostenersi, di creare posti di lavoro, e a guadagnarci sarebbe tutto l’indotto che si crerebbe intorno. Ma attenzione la Mario Massa non è una semplice piscina che racchiude uno specchio d’acqua tra quattro mura. La sua funzione sarà tale anche perchè è pittoricamente una delle più belle d’Italia, è parte integrante della storia e della vita del porticciolo nonchè  un patrimonio  della città.

URAS: La piscina dovrà diventare un punto di attrazione e sotto questo aspetto bisognerà scegliere con cura chi la gestirà e vigilare affinché lo faccia bene. Sono certo che, affidata a società come lo Sporting Club Quinto, la piscina tornerebbe agli antichi fasti perché ha le possibilità per essere utilizzata dalle 7 del mattino alle 10 di sera.

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