Invertire i tradizionali soggetti della beneficenza: a contribuire non saranno gli spettatori, o meglio non solo, ma direttamente gli atleti, che per giocare dovranno “pagare il biglietto” e dare così il loro contributo ad aiutare la popolazione genovese colpita dalle conseguenze del crollo di ponte Morandi.
Questa l’idea dello Sporting Club Quinto, l’unica squadra che rappresenta la città di Genova nel massimo campionato nazionale di pallanuoto, e che venerdì e sabato prossimi (21 e 22 settembre) alle Piscine di Albaro ospiterà Circolo Nautico Posillipo, Nuoto Catania e Verona Sport Management. I giocatori delle quattro squadre pagheranno il biglietto d’ingresso, fissato con una donazione minima di dieci euro, per giocare: in cambio riceveranno la maglietta “Genova nel cuore” che poi esibiranno al momento della presentazione a bordo vasca. Un’idea, quella della società biancorossa, immediatamente sposata dal Comune di Genova e dalle tre squadre ospiti, che hanno accolto con grande entusiasmo l’iniziativa.
Non solo. Lo Sporting Club Quinto organizzerà in quelle giornate una vendita di magliette riservata al pubblico delle Piscine di Albaro, e proprio per favorirne la vendita non è previsto, per gli spettatori, un biglietto d’ingresso: tutti gli sforzi saranno concentrati sulla beneficenza. Ancora: in fase di rinnovo delle iscrizioni, il sodalizio biancorosso chiederà a tutti i tesserati del proprio settore giovanile (un centinaio di atleti) di acquistare almeno una maglietta.
“Sono felice di questa iniziativa che si colloca perfettamente nel quadro della spinta di solidarietà che abbiamo voluto imprimere con la vendita delle magliette Genova nel cuore – spiega l’assessore al Commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli – Nel corso di queste settimane sono arrivate tantissime adesioni, e il mondo dello sport ha risposto presente: lo ha fatto il calcio indossando queste magliette nel corso della seconda giornata e ora lo farà anche la pallanuoto, con gli atleti protagonisti della beneficenza. Grazie quindi allo Sporting Club Quinto, ma anche a Posillipo, Nuoto Catania e Sport Management che hanno aderito mostrando grande sensibilità“.
“Nei giorni immediatamente successivi il crollo di ponte Morandi – aggiunge Fabrizio Brondi, vicepresidente dello Sporting Club Quinto – ci siamo subito confrontati per capire come avremmo potuto dare un nostro contributo alla città che ci pregiamo di rappresentare nella pallanuoto. La prima occasione ufficiale è arrivata appunto con la Coppa Italia e allora abbiamo pensato di chiedere ai nostri ragazzi, e non solo al pubblico, di dare una mano a Genova. L’idea è piaciuta così tanto che in breve tempo abbiamo trovato l’adesione anche delle società ospiti, che arrivano da Napoli, Catania e Verona e si sono subito prodigate in questo senso. La raccolta fondi da parte nostra andrà avanti anche dopo questo evento, coinvolgendo tutti i nostri soci e i tesserati del settore giovanile”.
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