IREN GENOVA QUINTO-RN SAVONA 7-8
IREN GENOVA QUINTO: Pellegrini, Paunovic, Vavic 2, Mugnaini, Brambilla, Lindhout 3 (2 rig.), Gavazzi 1, Bielik, Boero, Bittarello, Gitto, Amelio 1, Pellerano. All. Luccianti
RN SAVONA: Soro, Patchaliev, Boggiano, Vuskovic 1, Bianco 2, Corio 2, Piombo, Milakovic 1, Ricci, Novara, Novara 1, Colombo 1, Missiroli. All. Angelini
Arbitri: Dantoni e Navarra
NOTE: Parziali 1-3, 2-3, 2-1, 2-1. Osservato un minuto di silenzio per la scomparsa del dirigente Marco Paganuzzi. Espulsi nel terzo tempo Boero (Q) e l’allenatore della RN Savona (Angelini) per proteste, e Colombo (S) per gioco scorretto. Usciti per limite di falli Mugnaini (Q) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Iren Genova Quinto 2/15 + due rigori, RN Savona 4/12. Spettatori 700 circa.
Il derby ligure fra Iren Genova Quinto e Rari Nantes Savona prende la strada della squadra di Angelini, che nella quinta giornata del campionato di serie A1 vince 8-7 alle Piscine di Albaro al termine di una gara combattuta e tesa, in cui gli ospiti hanno però sempre condotto le danze, specie nei primi due tempi. La reazione dei padroni di casa c’è stata ma non è stata sufficiente per agguantare il pareggio.
“Risultato giusto, il Savona ha ampiamente meritato la vittoria – il commento del tecnico Gabriele Luccianti – Forse alla fine avremmo potuto agguantare il pari ma sarebbe stato ingiusto, loro sono stati più determinati nei momenti decisivi e noi al contrario eravamo molli all’inizio, incapaci di sfruttare le superiorità numeriche, passivi in difesa. Spero che tutto il peggio si sia visto oggi, perché da sabato prossimo, anche in un impegno proibitivo in casa del Brescia, voglio vedere un senso di appartenenza a questa società diverso e un modo di giocare di una squadra che lotta per non retrocedere, che non è quello che si è visto stasera. Gli arbitri? Hanno fatto confusione, come noi. Succede anche questo nella pallanuoto, bisogna saper reagire. Non abbiamo perso per gli arbitri ma per un approccio sbagliato ad uno scontro fra due squadre che lottano per non retrocedere“.
Foto di Paolo Zeggio
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