E’ arrivato il momento del derby. Domani pomeriggio (sabato 23 marzo), con fischio d’inizio fissato alle 18, alle Piscine di Albaro l’Iren Genova Quinto ospita il Bogliasco per la 22^ giornata del campionato di serie A1. Davanti ad una cornice di pubblico che si annuncia numerosa e rumorosa, le due squadre si contenderanno tre punti pesantissimi in ottica salvezza. I biancorossi, reduci dal ko maturato contro lo Sport Management mercoledì sera, hanno tre punti di vantaggio sulla zona play out, mentre la squadra di Daniele Magalotti è ultima in classifica a sei punti di distanza dal Catania penultimo. “E’ un derby, quindi si trascina dietro un carico emozionale particolare. Ma sono tre punti normali: se mi proponessero di perdere con il Bogliasco e vincere le successive tre, accetterei subito”, spiega il tecnico Gabriele Luccianti.
Facciamo un passo indietro a mercoledì sera. Risultato preventivabile, vista la differenza fra le due squadre?
“Sì, l’avevo detto anche ai ragazzi: se lo Sport Management avesse giocato anche solo al settanta per cento delle sue capacità, per noi sarebbe stato davvero difficile. Le uniche chances erano legate ad una partita decisamente sottotono dei nostri avversari, stanchi per i tanti impegni e magari propensi a prendere la gara sottogamba. Così non è stato, e da un lato ci fa onore: hanno giocato al massimo delle loro capacità e hanno dimostrato di non essere del tutto tranquilli contro di noi, non ci hanno snobbato”.
Alla vigilia dicevi: guardiamo la prestazione, non il risultato. Come è andata sotto questo profilo?
“Difficile dire, in queste partite, quanto hanno giocato bene loro e quanto male noi. La classifica parla chiaro e le differenze sono innegabili, tuttavia credo che non abbiamo demeritato”.
Veniamo al derby di sabato: aver giocato a distanza così ravvicinata può essere negativo?
“Difficile dirlo con precisione. Teniamo conto che tutte le squadre al mercoledì o al giovedì fanno partite di allenamento, certo il nostro impegno è stato più dispendioso. Però forse meglio arrivare ad un appuntamento così importante un po’ stanchi ma determinati, che non sulle gambe, molli”.
Che gara sarà contro il Bogliasco?
“E’ un derby, e questo comporta un aspetto emotivo non trascurabile, di trasporto. Eppoi il Bogliasco è una squadra blasonata e importante, a prescindere dall’attuale posizione di classifica. Insomma, ci sono sensazioni differenti che nell’affrontare una romana o una napoletana, ma in fin dei conti saranno tre punti come tutti gli altri. Per arrivare alla salvezza dobbiamo ancora fare tre i tre e i sei punti. Prima li facciamo meglio è, a prescindere dall’avversario di turno”.
Che idea ti sei fatto della stagione del Bogliasco?
“Non saprei come spiegarla. All’inizio pensavo solo a un momento negativo, a questo punto della stagione l’analisi dovrebbe essere più approfondita. Credo si stia trattando di un’annata storta, quando entro in un loop negativo poi è difficile uscirne. E dire che il Bogliasco è un’ottima squadra, con giocatori abituati a giocare in serie A1, con esperienze importanti anche a livello di nazionali giovanili. Dovremo stare molto attenti”.
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