Si parte dalla partita di sabato, il derby contro il Bogliasco. Al di là del risultato maturato in vasca, un vero e proprio sport per la pallanuoto: più di settecento spettatori paganti sugli spalti, una partita avvincente, maschia ma mai cattiva, un arbitraggio decisamente all’altezza della situazione.
Presidente Giorgio Giorgi, partiamo da quest’ultimo dato?
“Sì, mi sembra giusto. Bisogna fare i complimenti ad Arnaldo Petronilli e Massimo Savarese. Non era facile: in palio c’erano tre punti importanti per entrambe le squadre e il clima delle Piscine di Albaro era davvero infuocato. Loro però sono rimasti lucidi dal primo all’ultimo minuto, non sono diventati protagonisti e hanno… accompagnato la gara prendendo decisioni corrette, tant’è che i complimenti sono arrivati da entrambe le società. Ancora una volta, bravi”.
Abbiamo parlato di spot per la pallanuoto: in questo mettiamo anche i tifosi?
“Senza dubbio. Non solo c’era davvero tantissima gente, e questo è un fattore positivo perché noi facciamo il possibile per avvicinare un numero sempre maggiore di persone al nostro sport, ma anche sugli spalti è stata una sfida all’insegna della correttezza visto il legame di amicizia che lega i tifosi dell’Iren Quinto e quelli del Bogliasco, la BaRRa e gli Irriducibili. Mi piacerebbe fosse così ogni sabato in ogni piscina del nostro campionato”.
Veniamo alle questioni di vasca: soddisfatto della vittoria nel derby?
“Non potrebbe essere altrimenti, ma è stata una gara che ha ribadito ancora una volta l’altissimo livello della serie A1. Abbiamo giocato contro una squadra che è ultima in classifica e che era indietro di quindici punti, eppure per superarla abbiamo dovuto sudare le fatidiche sette camicie e i tre punti sono arrivati solo nel finale. Dopo i complimenti agli arbitri e ai tifosi, li rivolgo anche al mister Luccianti e a tutti i ragazzi: hanno dato prova della loro maturità”.
Quanto manca alla salvezza?
“Non sono in grado di sbilanciarmi in questo senso. Noi stiamo facendo bene, c’è qualche punto lasciato per strada che grida vendetta ma sono cose che possono capitare. Però anche alle nostre spalle le squadre corrono, penso ad esempio alla Rari Nantes Savona. Noi dobbiamo restare concentrati, fare più punti possibile nelle ultime quattro gare e poi fare i conti. Certo, a questo punto della stagione vorrei riuscire a salvarmi senza passare dai play out”.
Chiudiamo con un bilancio delle giovanili?
“E’ ancora un po’ troppo presto, ma stiamo ben figurando in tutte le categorie come nelle passate stagioni, consapevoli che il primo obiettivo del nostro settore giovanile non è quello di fare incetta di trofei, che non guastano, ma formare uomini e giocatori di valore che possano un giorno essere utili alla prima squadra”.
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