C.C. ORTIGIA-IREN GENOVA QUINTO 7-6 (1-3, 2-2, 1-0, 3-1)
C.C. Ortigia: Tempesti, Cassia, Abela, La Rosa, Di Luciano, Ferrero, Giacoppo 1, Gallo 2 (1 rig.), Rotondo, Rossi 2 (rig.), Vidovic 1, Napolitano 1, Caruso. All. Piccardo
Iren Genova Quinto: Pellegrini, Gambacciani, Fracas 1, Mugnaini 3, Giorgetti, Lindhout, Gavazzi, M. Guidi, Tabbiani 1, Bittarello, M. Gitto 1, Amelio, Noli. All. Luccianti
Arbitri: Fusco e Ricciotti
Note: sup. num. Ortigia 2/12, Quinto 2/9. Rigori: Ortigia 2/2. Nel secondo tempo ammonito per proteste Luccianti (allenatore Quinto). Nel terzo ammonito per proteste Piccardo (tecnico Ortigia). Usciti per limite di falli Amelio (Q) nel terzo e Giorgetti e Fracas (Q) nel quarto tempo. Spettatori 400 circa
Un rigore trasformato da Gallo a 4 secondi dal suono della sirena condanna l’Iren Genova Quinto alla sconfitta nell’esordio stagionale nella vasca dell’Ortigia. Partita dai due volti, quella della “Caldarella”, con i biancorossi capaci di restare in vantaggio sui padroni di casa, una delle formazioni più quotate del campionato, per i primi tre tempi. Poi il black out nella quarta frazione e quindi il penalty finale.
“Loro sono stati bravi a crederci sino alla fine, a restare attaccati al risultato, in partita – commenta il tecnico Gabriele Luccianti – Quando abbiamo perso Giorgetti abbiamo avuto qualche difficoltà, in generale in avanti siamo stati troppo molli, abbiamo fatto fatica. Se ri fischiano poche espulsioni a favore devi essere bravo a capitalizzarle al meglio e noi non siamo stati, siamo stati frettolosi, abbiamo fatto errori. I complimenti possono anche far piacere, ma se ti ritrovi senza punti in tasca non servono a niente. Certo, restare in partita in una vasca come quella dell’Ortigia sino alal fine e perdere all’ultimo per un rigore può essere letto positivamente, ma adesso prevale l’amarezza. Ogni partita però ricomincia da zero, concentriamoci sulla prossima“.
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