Piscine chiuse, il grido di allarme al governo dei gestori

C’è anche lo Sporting Club Quinto, che gestisce una piccola ma preziosa (per il quartiere, per la comunità, per lo sport, per la riabilitazione, per l’avviamento al nuoto e alla pallanuoto) piscina annessa alla sede sociale, fra le società che hanno sottoscritto una lettera al Governo in cui si evidenzia il rischio di collasso di tutto il sistema sportivo natatorio per effetto dell’epidemia di Coronavirus. Ne riportiamo il testo integralmente:

Gli impianti natatori liguri intendono portare all’attenzione delle Istituzioni, in particolare ai Ministro dello Sport, Ministro Economia e Finanze, Ministro del Lavoro, del Governatore della Liguria e all’assessore allo sport, dei media e dell’opinione pubblica la grave crisi che sta vivendo il nostro settore. Gli impianti sportivi sono stati, infatti, tra i primi settori produttivi vittime dello stato di crisi innescato dall’epidemia da COVID – 19: già il 23 febbraio lo sport di base è stato colpito dal DPCM che, vietando manifestazioni ed eventi sportivi, ha impattato anche sulla pratica sportiva amatoriale, dimezzando fino a svuotare i centri, anche sui territori non ancora colpiti da ordinanze e decreti. Decreti e Ordinanze successive hanno poi predisposto lo stato d’emergenza in tutta Italia per attuare misure draconiane di contenimento del virus predisponendo la chiusura totale di palestre e centri sportivi. Il settore si è adeguato, tutto, alle necessità dell’intera Nazione di combattere l’epidemia del virus e ha prontamente eseguito tutte le Ordinanze, tenendo a casa i quasi 250.000 di praticanti che ogni giorno entrano ed escono dalle 100 piscine liguri. Si tratta di un settore composto da circa 47 Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche, che danno lavoro a più di 5.500 dipendenti e collaboratori e che non potrà permettersi da solo di affrontare i costi sociali ed economici di tale crisi. A grande rischio la riapertura degli impianti. Molti rischieranno di non farcela con tutte le conseguenze del caso. Un settore che si occupa, da sempre, di avviare allo sport i giovani, che permette di far praticare esercizio fisico agli adulti ed anziani, che fa crescere atleti fino al conseguimento di titoli italiani, europei, mondiali e olimpici. Non permettiamo che uno tra i più importanti network di promozione di salute e sani stili di vita si trovi al collasso quando il Paese ripartirà e bambini, adulti, anziani, patologici avranno bisogno di esercitare il loro diritto allo sport, come corollario del diritto alla salute, riconosciuto anche dall’Unione Europea. UNITI SI VINCE

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