Lindhout saluta: “Quinto, avrei voluto lasciarti in Europa”

Si separano le strade dell’Iren Genova Quinto e di Robin Lindhout, attaccante olandese arrivato in biancorosso nella stagione 2018/2019, quella che sanciva il ritorno del club in serie A1. Poi un secondo anno altalenante, condotto con un margine rassicurante sulla zona pericolosa della classifica e a pochi punti di distanza dai quartieri “nobili” della stessa, prima che tutto finisse anzitempo per l’emergenza coronavirus.

Sono stati due anni meravigliosi – spiega il numero 6 – Dopo un anno a Siracusa, ho trovato un ambiente davvero perfetto, sotto tutti i punti di vista, per questo sport: con il giusto mix fra l’essere una ‘famiglia’ e le ‘pressioni’ di un tifo caldo e appassionato. A Genova ho conosciuto tante belle persone, sono orgoglioso di aver trascorso qui un pezzo della mia vita e di essere stato un giocatore del Quinto. A livello individuale credo siano stati due anni positivi, e lo stesso si può dire anche per la squadra: in questa stagione abbiamo avuto alti e bassi, ma siamo stati sempre ad un margine rassicurante dalla zona retrocessione a pochi punti dalla zona play off, con tante partite ancora da giocare sarebbe potuto succedere di tutto e a me avrebbe fatto piacere portare il Quinto a giocare in Europa, le condizioni per farlo c’erano tutte. Dell’Italia mi mancheranno la pizza e il caffè, di Genova il pesto, certamente, ma ancora di più la focaccia. E un grazie di cuore a Gabriele Luccianti, uno dei migliori allenatori incontrati nel corso della mia carriera“.

Con ogni probabilità adesso Lindhout tornerà a giocare in Olanda. “Credo sia il momento giusto per farlo, manco dal mio Paese da 7 anni, di cui 3 trascorsi in Italia – ammette – Qui ho trovato il campionato più difficile e affascinante del mondo, ho giocato con e contro grandi campioni e affrontato squadre blasonate come Pro Recco e Brescia, non avrei potuto chiedere di meglio.

Il saluto del direttore sportivo biancorosso Lorenzo Marino: “Ringraziamo Robin per tutto quello che ha fatto e per l’impegno che ha dimostrato. Nell’ultima stagione probabilmente anche lui ha risentito un po’ dell’andamento altalenante di tutta la squadra, ma siamo fieri e orgogliosi che un giocatore del suo calibro abbia vestito la nostra calottina e gli auguriamo il meglio per il futuro“.

Foto di Paolo Zeggio

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