Ci sono tre momenti che forse più di altri hanno fatto breccia a livello nazionale quando si parla del tifo per l’Iren Genova Quinto nella vasca “Marco Paganuzzi” delle Piscine di Albaro. La promozione in serie A1 del 2018, contro il Salerno, la Final Eight di Coppa Italia e il play off contro l’Ortigia nella passata stagione. Occasioni – non le uniche – un cui l’impianto genovese ha fatto registrare il sold out, con ben più di mille persone assiepate sulle gradinate.
Come accade sempre, nella vita e nello sport, nulla è frutto del caso. Anche dietro a questi “spettacoli” si nasconde una macchina ormai perfettamente oliata e organizzata, se vogliamo – con un pizzico di orgoglio – anche invidiata a livello nazionale, capace di trasformare la vasca di Albaro in un’autentica bolgia. A guidarla con mani sicure c’è Alessio Salvarezza.
Alessio, come nasce tutto questo?
“Il via è stato dato dalla prima promozione in serie A1, con il conseguente trasferimento delle attività dalla piscina di Bogliasco a quella di Albaro. Volevamo riportare la grande pallanuoto all’interno del Comune di Genova e farlo in grande stile. Così abbiamo scelto un impianto fra i più prestigiosi a livello nazionale e nel corso degli anni lo abbiamo… personalizzato”.
L’effetto sembra quello di una coreografia teatrale, che compare e scampare in un attimo…
“Sì, quello è l’effetto, ma le cose sono più complicate. Intanto parliamo di un meccanismo che si è andato affinando nel corso degli anni: all’inizio tutto era un po’ più macchinoso, adesso le cose vengono con maggiore scioltezza, come è giusto che sia. Ma va anche detto che ogni stagione, anzi forse in ogni partita, cerchiamo di alzare sempre un po’ l’asticella: il fumo biancorosso all’ingresso dei giocatori, il dj e il vocalist, gli spazi riservati, gli striscioni, il giusto posizionamento degli sponsor, l’accensione e lo spegnimento strategico delle luci sul piano vasca reso possibile dai nuovi led”.
Quanto lavoro serve?
“Tanto, ma è difficile quantificare. Anzitutto c’è una parte lasciata all’immaginazione, in cui tutti portano un loro contributo di idee. Poi si valutano quali siano fattibili, quali non nell’immediato, quali quelle da scartare. Quindi si lavora per la loro realizzazione proprio in queste settimane di pausa in modo che tutto sia pronto per l’inizio della stagione. Nella settimana che precede la partita si fa un salto in piscina per verificare che tutto sia a posto e predisporre l’organizzazione, poi la macchina, il sabato, si mette in moto almeno tre ore prima del fischio d’inizio. Smantellare tutto è un po’ più facile, e cerchiamo di farlo nel minore tempo possibile anche per restituire la vasca ai suoi altri utilizzi. Dobbiamo ringraziare Piscine di Albaro e tutto il suo personale per la massima collaborazione, che ci permette di realizzare questi progetti e sentire la “Marco Paganuzzi” come casa nostra”.
La promozione con il Salerno, il play off con l’Ortigia, la Coppa Italia: sono i momenti più alti?
“Dal punto di vista dell’affluenza direi proprio di sì, forse anche per quanto riguarda il risultato a livello di spettacolo che si è visto sulle gradinate. Ma quelli sono in fin dei conti grandi eventi, in cui si sente la partecipazione di migliaia di persone, le cose vengono in qualche modo ‘naturali’. La vera sfida che vogliamo vincere è quella di trasformare in qualcosa di indimenticabile anche una partita ‘normale’, seguendo un modello, se vogliamo, sempre più all’ americana’. Le idee non ci mancano, stiamo già lavorando per renderle realtà”.
Qualche anticipazione?
“Troppo presto per farla. Ma vogliamo ancora una volta lasciare tutti a bocca aperta, alzando ancora l’asticella. In questi anni ci siamo fatti le ossa, per così dire, oltre che con il campionato di serie A1 anche con l’organizzazione di una Final Eight di Coppa Italia e due finali giovanili, quella dell’Under 17 e quella dell’Under 16. I consensi unanimi ricevuti, anche grazie al contributo della FIN, dimostrano che siamo sulla strada giusta e che l’intuizione di spostarci ad Albaro e di mettere in moto questa macchina è stata vincente”.
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