
È la fine di un viaggio. Anzi, no. Il viaggio prosegue, si tratta solo di passare da un treno all’altro, prendere la classica coincidenza. Eccola servita: da sabato scorso, ore 16,07, Alessandro Di Somma non è più un giocatore dell’Iren Quinto, anzi, detta proprio brutalmente, non è più un giocatore di pallanuoto. Ma da domenica, poche ore più tardi – ecco la coincidenza – è il nuovo Direttore Sportivo del club. Una nomina che in realtà era stata decisa nel corso dell’ultimo Consiglio Direttivo, come cita lo stralcio del verbale, che vale la pena riportare: “Prende nuovamente la parola il Presidente, ed espone la necessità di nominare un nuovo Direttore Sportivo. A tal riguardo, propone il profilo di Alessandro Di Somma. Il Consiglio, dopo ampia ed esauriente discussione, ad unanimità approva di nominare Alessandro Di Somma Direttore Sportivo della Società, con esecuzione della presente delibera dal giorno successivo all’ultima partita del campionato di A1, comportando la nomina per cooptazione di diritto del neonominato Direttore Sportivo nel Consiglio Direttivo dell’Associazione”.
E allora eccole, le emozioni che si accavallano mentre si passa da un binario all’altro, perché il viaggio prosegue. “Ho sempre vissuto visceralmente questo sport – racconta lo stesso Di Somma – e quindi non è stata una decisione facile. Non sapevo nemmeno che quella contro l’Onda Forte sarebbe stata l’ultima partita, perché rischiavamo di dover giocare i play out, c’è stato bisogno che alcuni risultati andassero per il verso giusto. Ma da tempo ero convinto che questo sarebbe stato l’ultimo anno, non perché mi mancasse la voglia o mi sentissi stanco, ma perché arriva un momento nella vita in cui devi prendere atto che non puoi più dare quello che hai sempre garantito. E avendo io una sorta di venerazione verso la pallanuoto, ho preferito smettere di giocare prima che cambiassero i miei sentimenti per questo sport. Mi ha fatto piacere chiudere in un momento importante, una gara decisiva. Mi attraversano, in questo momento, sentimenti contrastanti”.
Quali, non è difficile da intuire. O forse sì. “Di sicuro c’è un po’ di tristezza – prosegue Di Somma – Ma anche di paura, non lo nascondo. Ho sempre vissuto da pallanuotista, quando uscivo dall’acqua ero sempre migliore di come ci ero entrato, adesso questo non ci sarà più. Smetto comunque senza rimpianti e senza rimorsi, anzi con una consapevolezza: consiglierei al me stesso del passato di fare le stesse cose, compiere le stesse rinunce e dare tutto, in ogni occasione”.
Adesso c’è un altro treno, su cui il neo Direttore Sportivo è appena salito. Il tempo di trovare il proprio posto, sistemare i bagagli, sedersi e si parte. “Da quando Lorenzo Marino si era allontanato da questo ruolo per motivi personali e di lavoro il Presidente Giorgi mi aveva parlato di questa eventualità – racconta ancora il numero 3 – e adesso sono pronto a mettere a disposizione del club la mia esperienza e le mie conoscenze, portando quei consigli che possano continuare a fare del Quinto una squadra competitiva e familiare al tempo stesso. Lavorerò anche per far sì che mio figlio Leonardo, che oggi compie quattro anni, e tanti altri come lui, possano avvicinarsi a questo sport, vivendo le stesse emozioni che ho vissuto io”.
“Da quando gli impegni professionali di Lorenzo Marino l’hanno allontanato da questo ruolo teniamo in caldo il posto per Ale. Si tratta un ruolo delicato che, nel nostro sistema, prevede anche la cooptazione in Consiglio quindi l’appartenenza al gruppo dirigente a tutto tondo. Ale ha la fiducia di tutti e dell’allenatore: ciò che è necessario per ben lavorare. Continua così l’allargamento della dirigenza del Quinto per crescita interna, ciò che è condizione per assicurare alla Società una visione pluriennale che prescinda dalla presenza di una o più particolari persone. Buon lavoro Alessandro Di Somma”, dice il presidente Giorgio Giorgi.
“Posso dire che è stato un orgoglio avere Ale come capitano, abbiamo iniziato a giocare insieme, da piccoli, e averlo ritrovato è stato un grande regalo. Sono di continuare a lavorare insieme a lui, seppur in una altra veste. Condividiamo la stessa visione di sviluppo della squadra e amiamo visceralmente la pallanuoto: sono certo che insieme potremo fare bene, continuerà ad essere un punto di riferimento imprescindibile per la squadra e per il club”, chiude il tecnico Luca Bittarello.
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